martedì 18 ottobre 2011

Home, Sweet Home!

Ci sono cose che sanno farti sentire come a casa.

Una luce soffusa, e una coperta a quadrotti buttata sul divano. Il profumo di torta di mele che pervade una stanza.
Ma anche.
Il sorriso morbido di uno sconosciuto. Meglio se con delle fossette a riempirne le guance. Qualcuno che ti apre il portone mentre arranchi verso l’ingresso, cercando di darti un tono, con, nell’ordine:
passeggino (puntualmente vuoto, ma appesantito da una borsa – la tua – che quella di Mary Poppins non regge nemmeno il confronto)
pupo famelico in braccio, incazzato, perché la tiri per le lunghe
mazzo di chiavi in equilibrio precario tra mignolo e anulare sinistro.


Ultimamente capita di rado, di incapparci, in questo genere di cose. Troppo di rado. E mi manca. Mi mancano le piccole attenzioni. Gustarne il sapore anche a ore di distanza.

Éire. Odore di torba che brucia nel camino, nella stanza degli ospiti. Sempre acceso. Anche se non c'è nessuno. Una mano che allunga una tazza di tè bollente e biscotti al cioccolato, mentre fuori tira un vento epocale.
Ho voglia di ritrovare quell’aria. Aria di casa. Qui, come altrove. Ho voglia di sentirne il profumo, di crogiolarmici dentro.

Oggi la mia vicina mi ha liquidato con una occhiata sbrigativa, ha girato i tacchi e si è chiusa il portone alle spalle, lasciandomi fuori, a due metri da lei. Con passeggino. Pupo. Borsa di Mary Poppins. E due occhi sgranati e increduli.
Già.
Vi lascio immaginare la lunga lista di improperi che ha partorito la mia mente. Sto ancora elaborando... E cercando validi motivi per non recapitarglieli.
Se avete suggerimenti...

11 commenti:

  1. Ma che gran bastarrrrr***!!
    Urge piano malefico per fargliela pagare! Io ho la vecchia del piano di sotto che per quanto faccia piano secondo lei facciamo sempre troppo casino...ho comprato le casse nuove per l'i-phone! Almeno ora ha una buona ragione per rompere ahaha!!

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  2. Rassegnati. Di gente maleducata è sempre più pieno il mondo. Tu hai la vicina, io ho le mie colleghe (sì, proprio le mummie).
    Però, in mezzo a tanta maleducazione, c'è sempre il momento che ti arriva, assolutamente inaspettata, la gentilezza di qualche sconosciuto.
    E ti scalda il cuore. Perciò, fai la signora e ignora la vicina.... però... magari prima o poi ti capita la possibilità di "ricambiare" il favore!
    Scusa la domanda: è una passione la tua o sei originaria dell'Irlanda? Io adoro tutto ciò che è British o Irish!

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  3. eh sì, una bella camionata di parolacce ci voleva :-D anch'io mi associo ad Alice:sei originaria dell'Irlanda? Io c'ho passato tre settimane e ho ricordi bellissimi!
    E vorrei anche vedè visto che era il viaggio di nozze, sennò sai come cominciavamo bene? :-D

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  4. Alice: ho preferito lasciar perdere, credo nella teoria secondo cui prima o poi tutto torna. Quindi... ci penserà l'universo! Grazie per essere passata, vado a curiosare il tuo blog!

    Alice 2: no, unfortunately I'm not an irish girl... ma ho una passione direi ancestrale per l'Irlanda! Ci sono stata diverse volte, l'ho girata in lungo e in largo, è che mi ci sento a mio agio. Non so se ti è capitato di sentirti a casa non a casa (pessimo giro di parole, scusa). Tutto qui. Se riesco, prossimamente posto qualche foto. Ciao e grazie

    Simona: come dicevo ad Alice 2, non sono irlandese, ma un paese dove tutte le case o quasi hanno all'ingresso un cartello di benvenuto diventato "universale" non può che piacermi da matti! Da noi credo che il cartello più diffuso all'ingresso sia "Attenzione. Cani da guardia addestrati", ma di mastini neanche l'ombra, non so se mi spiego...
    grazie di essere stata qui!

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  5. Cavolo, io manco dall'Italia da un po' ma quand'è che sono diventati tutti così ostili verso le mamme munite di passeggino? Mi riferisco anche a alcuni commenti che ho letto sul blog La 27esima ora del Corsera. Sugli americani ne avrei da dire, ma devo ammettere che ogni volta che vedono un bambino impazziscono, ti tengono aperte le porte, ti aiutano con le scale, fanno smorfie al piccolo per farlo sorridere. Un tempo era così anche da noi :(

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  6. Capisco benissimo cosa vuol dire trovarsi a casa in un posto diverso. Io mi sono sentita così a Londra tanti anni fa e sono stata bene anche in Irlanda e in Scozia. Adesso vorrei affrontare la Cornovaglia (hai letto i 3 post di Simona? Invitanti!) A volte credo di aver vissuto un'altra vita in quei posti perché ne sono irresistibilmente attratta. Ho un solo problema: il tempo. So che fa parte del pacchetto e ne costituisce in parte il fascino, ma dopo qualche giorno di nebbia-pioggia-nebbia vado in depressione e mi rovino la giornata. Eppure ho voglia di tornarci!

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  7. Fino a qualche anno fa mi adattavo bene anche se avevo i primi due giorni di radicamento che erano necessari al mio corpo per capire che ero in un determinato posto e non era un sogno.
    Oggi quando torno nei luoghi dove sono nata e sorvolo in aereo, mi commuovo sempre. E' un senso di appartenenza al luogo più che alle persone.
    Però poi torno a casa, quella in cui vivo, e respiro aria di quotidianità. La sensazione è di essere divisa.
    Per la vicina: la prossima volta che arriva dopo di te, fermati ad aspettarla con il passeggino e sorridile. Vedrai che forse la volta dopo ti aspetterà. ALtrimenti ritenta e quando è a 3 passi, chiudi il portone.
    Eh, il ventaccio! ;o)

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  8. CherryBlossom: non sto facendo di un'erba un fascio, non sono tutti così, è che vorrei avere una vera "vicina"! Arrivare a casa e trovarsi una così... vabbé! Tranquilla, per fortuna di gente solidale ce n'è, ma a volte si ha l'impressione che il rapporto buoni/cattivi si sia invertito. Ormai si nota il sorriso benevolo come fosse un di più, un'accortezza speciale, quando invece dovrebbe essere la norma...

    Alice 2: sai che invece io adoro la nebbiolina e la pioggerella? Mi fanno apprezzare di più camino e tè caldo di cui parlavo nel post!

    Mathilda: guarda, credo che dalla mia vicina ci si debba aspettare solo il peggio... ha maltrattato la signora che si occupa delle pulizie del condominio, peraltro gentilissima, perché le aveva lasciato lo zerbino alzato, pare urlasse come una matta... non so se riesco a sorriderle... ma ci provo!
    Riguardo la sensazione di essere divisa, capisco bene...

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  9. scusa per il commento sopra...ho sbagliato...
    Comunque condivido pienamente la tua teoria che non servono vendette ma tutto torna nella vita..forse potresti regalarle qualche sorriso in piu' e lei riuscirebbe a vedere meglio se stessa triste e infelice e forse a migliorarsi...

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  10. Claudia: mi sforzerò di farlo, è che quando la vedo guardare di traverso ed essere scortese, sempre... magari avrà dei casini suoi che neanche immagino, e che la portano a essere così, ma è difficile, moooooolto difficile, sorriderle. Uff!

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