venerdì 4 novembre 2011

Gordon Ramsay vs. Pierre Hermé

Ci sono giorni che vorrei tanto un bar sotto casa. Meglio, diciamo all'interno del condominio, ma a un piano diverso dal mio. Aperto 24h su 24. Cui accedere tramite un ascensore preferenziale, appena fuori dalla porta del mio appartamento. Me, come unica aficionada...

Perché? Per poterci andare anche in pigiama. Alle due di notte. Con i capelli sporchi, le occhiaie bluastre e quelle ridicole ciabatte di panno colorate.
Non sto parlando di un baretto qualunque, eh. Ma di uno di quei bistrot dal sapore parigino, con una lista di almeno dieci pagine piena di prelibatezze... cioccolata calda extra dark al peperoncino, con tante meringhe mignon adagiate sopra, crêpe alla nutella spolverata di petali di mandorle e piccoli amaretti, panna fresca a lato, obviously! e magari pure qualche fragolina di bosco... e poi tè e infusi dai sapori lontani, cannella, scorza d’arancio dolce, zenzero, cardamomo, accompagnati da un assortimento di deliziose praline... e centrifugati di ogni genere, frullati di primizie con gelato artigianale and last but not least una ricca e quanto mai fantasiosa pasticceria. Da far invidia a Pierre Hermé.
Perché a volte mi basterebbero dieci minuti di puro godimento per ripigliarmi un po’.

Dimenticavo: voglio anche Gordon Ramsay. Ok, mi sono lasciata prendere la mano, ma già che ci sono, perché non pensare in grande?! E comunque non lo voglio ai fornelli. Lo voglio come guardia del corpo. Mentre apro la porta di casa. In pigiama. Alle due di notte. Capelli sporchi. Occhiaie bluastre. Ridicole ciabatte di panno colorate. Per azzittire eventuali individui che dovessi incontrare sulla mia strada, mentre mi dirigo all’ascensore che porta al sopra citato bistrot. E che avessero da ridire sulla mia insolita mise.
Sì, Gordon Ramsay. E i suoi famigerati insulti. Molto sboccati e a volte poco rispettosi, ahimé, ma tanto tanto efficaci. Come una secchiata d’acqua gelida.

Che di farmi rovinare quei miseri dieci minuti di puro godimento non se ne parla proprio.

18 commenti:

  1. Leggo un po' di stanchezza, tra le righe (e neanche tanto tra le righe!) Ho passato anch'io quel periodo in cui il tuo aspetto non ti interessa gran che perché hai altre priorità. Poi un po' alla volta si ritorna alla normalità. In quanto a fantasia, però, stai messa proprio bene. Anch'io, anch'io voglio. Magari scavo un tunnel e ci vediamo al bistrot!

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  2. Alice: io vorrei anche avere i capelli puliti e un incarnato non da Halloween, è che mancano il tempo e le forze...
    ... allora ti aspetto? Stanotte, alle due, davanti all'ingresso? Tassativamente con pigiamone e ciabatte ridicole, altrimenti mi sento fuoriluogo... ciao!

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  3. Vanno bene le mie ciabatte rosa con le papere che se tocchi la sinistra fa: quaquaquaqua?

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  4. Già sarebbe un sogno..essere l'unica vera vip di quel bar, magari sedersi con il cameriere a scambiare 2 chiacchiere amichevoli ...sembra un film già visto..mamma mia questo è shining!!!

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  5. Eu: ... voglio una foto! Devi postarla al più presto! Promettimelo!

    mamma mia: ahahah! Non arrivo a tanta pazzia, tranquilla... in compenso nel condominio di pazzi e fattacci da horror ce ne sono parecchi...

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  6. cooksappe: ciao, lieta del passaggio. E che ti piaccia il mio delirio...

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  7. C'era un bar dietro l'angolo. L'hanno chiuso e ci sarò entrata 3 volte a prendere l'aperitivo quando veniva mia madre in visita. Da che l'hanno chiuso controllo i nuovi lavori in attesa che riapra. Associo il bar al periodo dell'università: un thè caldo mentre si studiava, da soli, pausa sigaretta, ancora thè. A pranzo un panino con qualche amico/a e poi a casa.
    Ora i miei 10 minuti me li prendo ogni giorno. Non mi devo preoccupare della piega perfetta, del trucco improvvisato ma dopo pranzo metto a nanna il pupo e so di avere circa 20 minuti di tempo (minimo, se va male, un'oretta o più se va alla wowissima!) per caffettone lungo in cucina, al pc, con la mia tavoletta di cioccolata fondente e il silenzio. Mi basta.
    Ho imparato che il tempo c'è. La lavatrice può aspettare 10 minuti, noi a volte no. E noi siamo più importanti delle faccende di casa. ;oD

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  8. Mathilda: pienamente d'accordo con te, è che adesso per me è un po' più difficile perché il pupo è in fase koala, anche per i pisolini... che bella, la pausa al bar durante l'università, mi hai fatto ricordare come mi sentivo, padrona del mio tempo e leggera... sà da recuperare un po' di quella leggerezza... absolutely!

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  9. Non è sotto casa tua ma se vuoi dove lavoro stiamo aperti anche fin le 3.30 di notte..in extremis!Baci!

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  10. in fase koala, dici? ce l'ho!!! non sarebbe bello comunque un bar pensato proprio a queste fasi della vita?

    Mi piace il tuo spazio: passavo per caso, ma mi trattengo!!!

    Azzurra

    economistapercaso.blogspot.com

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  11. ah... e Gordon Ramsay lo vorrei anch'io!!!
    ;-))

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  12. Alice nella Milano delle meraviglie: guarda, mi divertono così tanto i tuoi post, che quasi quasi ci faccio davvero un pensierino. Ma devi ripropormi la scena del Martini rosso...

    Azzurra: anche tu hai un koala? Allora capisci bene cosa intendo... benvenuta! Volo a curiosare il tuo blog!

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  13. CherryPlum il tuo nick mi ricorda tanto il limite dei fiori di Bach. Mi sa che te l'ho già detto vero? >.<
    Conosco bene la dimensione koala. Ne sto allevando uno. Gli sto pure danto i fiori di bach (aridaje!) per la dentizione che dovrebbero aiutarlo un po' ma niente. Pazienza.
    Vero, bisogna recuperare un po' di quella leggerezza ma, forse sbaglio, credo sia uno stato interiore più che un fatto legato all'ambiente. No? ;o)

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  14. Mathilda: in realtà è semplicemente una pianta che adoro perché fiorisce quando non deve, poi mi piaceva il suono in inglese. Ho scoperto le proprietà del fiore di Bach solo dopo... non si dà a chi teme di perdere la trebisonda e di scoppiare come l'incredibile Hulk? Per me il blog è stata "un'apertura", perciò mi sembra perfetto!
    Quanto alla leggerezza, sì, è uno stato interiore, ma a volte ci vuole l'aiutino, no? : ))

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  15. Sì, esatto. Si dà alle persone che a furia di trattenere le emozioni e accumulare (specie la rabbia) poi hanno il timore di scoppiare, perdere il controllo, svenire, o fare atti estremi. Il fiore lo spiega bene: fiorisce quando non deve. ;o)

    L'aiutino...non so. Credo che tutto, o quasi, dipenda da come noi guardiamo il mondo. Storia lunga...ed è tardi. Tisana?

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  16. Mathilda: cosa consigli? Ho in casa scorza d'arancio&cannella, liquirizia&malva o un mix non meglio identificato di erbe sotto il generico nome di "tisana della Luna"... niente bustine, tutte da filtrare, come piace a me... ma a questo punto stasera (sabato), perché il tuo commento l'ho visto stamattina... mi fai lo stesso compagnia? : ))

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