martedì 8 novembre 2011

L’avvoltoio, ahimé, è donna

Ieri ho assistito a una scena che mi ha prepotentemente catapultato indietro nel tempo. A quando avevo la panza. E non parlo della panza da frittomistoprofiteroltiramisùpizzaagogo. No. Mi riferisco a quella panza lì. Sì. Quella.



Interno giorno. Biglietteria di una stazione ferroviaria di una cittadina dell’hinterland milanese.
Protagonisti:
giovane donna caucasica, con pancione in vista, in coda, la chiameremo S.
donna attempata, altrimenti detta l’avvoltoio, in coda davanti alla giovane donna in stato interessante
altra donna attempata, accompagnatrice dell’avvoltoio, presumibilmente legata all’avvoltoio da una non meglio specificata parentela
qualche passante, tra cui una giovane donna con prole

Sono le quattro di pomeriggio, quando S. arriva nella stazione ferroviaria. Indossa una camicetta color lavanda che le scende morbida sui fianchi, una giacca di panno grigia e delle ballerine colorate. Il viso è disteso, l’espressione raggiante. Una mano ad accarezzare la pancia prominente. Si avvicina alla biglietteria, deve comprare un biglietto andata/ritorno per Milano, ha una visita di controllo. In coda, davanti a lei, due donne attempate, una con i capelli di un mogano innaturale, l’altra con una disordinata chioma brizzolata. Nell’attesa, stanno confabulando tra loro, la voce tuonante di qualche decibel sopra la soglia dell’umanamente sopportabile.
Quando vedono S. si girano di sbieco e iniziano quella che di primo acchito potrebbe anche avere l’aria di una conversazione dettata da una neonata complicità femminile. Che bella pancia... di quanto è? Maschio? Non fosse per...
Quello. Sì. Proprio lui.
Il movimento partito in sordina, che in meno di un lampo e con la delicatezza di un triceratopo inchioda l’obiettivo. Quella mano, grassoccia e ruvida. Di una sconosciuta. Sulla pancia. Quella pancia. Partita all’attacco senza darti il tempo di reagire. Come un avvoltoio sulla preda.
Peccato che la preda fosse ancora in grado di intendere e di volere. E se l’avvoltoio avesse chiesto, le avrebbe risposto con un secco no. O magari le avrebbe detto di sì, chissà. Ma avrebbe quanto meno dovuto chiedere.
Certo è che allo stato attuale delle cose S. vorrebbe esplodere in una serie di improperi in aramaico. Perché quella non è roba sua. No, che non lo è.
Ora, vallo a spiegare all’avvoltoio...

Quando si è in stato interessante, molti si sentono in diritto di toccarti la pancia. Senza nemmeno chiedere. Quasi fossero incappati in una sorta di proprietà demaniale.
Non sempre si ha la prontezza di rispondere.
Ecco, ieri ho riprovato quella sgradevole sensazione, quella di sentirsi profanate. Perché non so voi, ma a me, le mani altrui sulla pancia, durante la gravidanza, hanno sempre dato un gran fastidio. Un conto quando si tratta di persone molto vicine, che comunque chiedere non fa mai male, ma altri... Ahò, ma lo sapete che lì dentro pulsa una piccola vita???!!!
La cosa mi ha colpito così tanto che ho fatto un giuramento. Che cavolo, se mai mi troverò di nuovo in stato interessante, mi attaccherò sulla fronte uno di quei cartelli che si vedono sui cancelli di certe case. ATTENZIONE. CANE DA GUARDIA ADDESTRATO.

Che nessuno si lamenti, se poi mordo.

12 commenti:

  1. Anche a me ha sempre dato fastidio. E nessun estraneo mi ha mai toccato la pancia. Mordevo prima, mordo ora, e morderò sempre... Con o senza pancia :-)

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  2. Eu: che dura, che sei, invidia! Io ci sono state volte in cui avrei voluto sbranare chi avevo davanti, conoscenti e non, ma poi... niente. In quelle occasioni mi sono sentita sempre una merda per non averlo fatto!

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  3. Dipende sai? Sono un po' bipolare!

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  4. A me è successo, a fine gravidanza. Una signora in mezzo alla strada. Io camminavo, lei camminava nel verso contrario. Prima mi ha sorriso e io ho risposto al suo sorriso e senza dire niente ha allungato la mano verso la pancia. Beh, io ho morso! Ho indietreggiato sulle punte, tirato la pancia in dentro (!) e le ho detto che non doveva per nessun motivo toccarmi la pancia...ma io dico!

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  5. ma lo sai che è vero? sarà una cosa scaramantica???

    Grazie per essere passata (...e anche per esserti trattenuta)!!!

    Baci

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  6. Ragazze non ho resistito! Alla prima gravidanza non l'ho comprata ma per la prossima me la procuro:
    http://www.kaboodle.com/reviews/dont-touch-the-belly-maternity-dark-t-shirt
    L'avevo messa come immagine del profilo su Fb così almeno chi avevo tra i contatti sapeva che non gradivo. Sinceramente da me (al nord) non si usa molto mentre qui (roma) ho dovuto litigare con diverse persone. "Qui si usa così" e non è vero! Solo che alcuni si prendono confidenze che non dovrebbero. Mi è successo pure con un parente acquisito. Gli ho detto "Ma io tocco la tua di panza? No!" quindi!
    La lotta più feroce con mia suocera che la strofinava come fosse una sfera per leggere il futuro! Ci credete che mi venivano le contrazioni per il fastidio?
    Poi ha smesso a furia di fulminarla con gli occhi e ha ripreso a fine gravidanza. E' sentirsi violate. Non siamo incubatrici, involucri. Esistiamo. Esistiamo prima, durante e dopo il parto! Ecco!

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  7. Cavolo, ragazze, vedo che l'argomento vi ha toccato...

    L.: che brutto! Una sconosciuta che neanche ti ha parlato!!! Meno male che hai avuto la prontezza di indietreggiare...

    Azzurra ergo economistapercaso: scaramantica o no è una cosa moooooolto fastidiosa e poco rispettosa! Grazie a te per esserti fatta sentire anche in questo post!

    Mathilda: bellissima la T-shirt, non la conoscevo! Dici che quella più il cartello di cui parlavo nel post basteranno?! Non so, non ho molta fiducia nel genere umano... viviamo in un'era che in generale ha poco rispetto...

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  8. Preparero' una t-shirt per il futuro con su scritto >non toccare se non vuoi perdere una mano< !!NOn si sa mai!

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  9. Alice nella Milano delle meraviglie: come direbbe puffo Quattrocchi... prepara, prepara, che è meglio! (Sorry, umorismo infantile di passaggio...)

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  10. Ma che bella la maglietta! La aggiungo ai motivi per rimanere un'altra volta incinta...la voglio assolutamente indossare!

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  11. Mi ricordo perfettamente l'invasione di quei momenti. Ma non si rendono conto che è una cosa assolutamente intima e che non si fa in questo modo? Ma insomma, ci hanno preso per animali da accarezzare?

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  12. themoon: già, una cosa intima, dici bene, e delicata, è questo quello che non vedono! O forse gli fa comodo non vedere... Vabbé! Grazie del passaggio...

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