giovedì 27 ottobre 2011

Di Wonder Woman&Co.

Da quando sono mamma, per forza di cose, sto imparando a ottimizzare i tempi. Ad oggi so...

caricare la lavastoviglie in 3 minuti. Lo sapevo fare anche prima, ma non era poi così difficile: a pranzo, rientrata dal lavoro, dovevo infilarci solo il mio, di piatto, e di tanto in tanto una pentola (quando non mangiavo avanzi o cose preparate la sera prima...). Ma adesso, con lo svezzamento, non usando cose già pronte, tra pentole, padelle e piattini vari, ogni volta che lo faccio mi sento Wonder Woman! Anche se il tempo guadagnato lo passo a raccattare pezzi di cibo negli angoli più remoti della cucina: chi ha optato, anche solo in parte come me, per l’autosvezzamento sa di cosa parlo...

sabato 22 ottobre 2011

Coming out

Ho deciso di essere sincera fino in fondo. Di venire allo scoperto. Sissignori. Mmm... scusate... signore. Avete capito bene. Verrò allo scoperto. Mi sembra di sentirvi... Cavolo, ha aperto da poco il blog, sono bastati una manciata di post, e già si sbottona in questo modo... Cuore impavido. O co***ona. Fate voi. Pensate pure male, anzi, malissssssssimo di me. Smettete di scrivermi, se lo ritenete. Ma non gna fo. Proprio non gna fo pppiù.

martedì 18 ottobre 2011

Home, Sweet Home!

Ci sono cose che sanno farti sentire come a casa.

Una luce soffusa, e una coperta a quadrotti buttata sul divano. Il profumo di torta di mele che pervade una stanza.
Ma anche.
Il sorriso morbido di uno sconosciuto. Meglio se con delle fossette a riempirne le guance. Qualcuno che ti apre il portone mentre arranchi verso l’ingresso, cercando di darti un tono, con, nell’ordine:
passeggino (puntualmente vuoto, ma appesantito da una borsa – la tua – che quella di Mary Poppins non regge nemmeno il confronto)
pupo famelico in braccio, incazzato, perché la tiri per le lunghe
mazzo di chiavi in equilibrio precario tra mignolo e anulare sinistro.

mercoledì 12 ottobre 2011

Mayday Mayday

Ok. Sono stanca. Avere a che fare con una salsiccetta di otto mesi todos los días, 24h su 24h, può toglierti la capacità di dialogare come un adulto.
Non conosco più frasi di senso compiuto. Ci sono giorni che ripescare nella memoria qualcosa che assomigli, anche vagamente, a un’opinione ponderata richiede uno sforzo disumano.
Una volta sapevo conversare, adesso non ricordo più come si fa. Tabula rasa.

mercoledì 5 ottobre 2011

Il tempo che non c'è

Avere un blog costringe a prendersi del tempo per sé. Una cosa che ultimamente scarseggia...
Da quando sono mamma, tra giochi, allattamento, bagnetto e chipiùnehapiùnemetta, tendo a dimenticarmi di me, delle mie relazioni, dei miei spazi. Brutta cosa. Davvero.